Le patologie colo rettali occupano un posto molto ampio nel panorama dell’attività di una struttura chirurgica di chirurgia generale.
Schematicamente sono state divise in funzionali, infiammatorie ed oncologiche per poter meglio trattarle anche se quello che comunemente viene eseguito in ambito chirurgico generale è il solo capitolo riguardante l’oncologia.
La parte funzionale in passato è stata relegata alla proctologia ossia alle affezione dell’ano ma oggi con l’avvento delle nuove tecnologie si è capito che le patologie dell’ano non possono essere viste come un capitolo a parte ma sono spesso la conseguenza di un fenomeno che interessa il colon ed il retto. La dimostrazione di ciò sono le nuove teorie sul prolasso rettale e la diagnostica che da esso ci porta al suo trattamento.
Il proctologo moderno è il chirurgo colo rettale.
Per quanto riguarda poi le patologie infiammatorie non tanto quelle acute come la diverticolite, ma quelle croniche come la colite ulcerosa o il morbo di Crohn sono affezioni che trovano la loro gestione principale in ambito gastroenterologico. Il chirurgo colo rettale gestisce solo le complicanze che nascono talvolta da una mancata risposta medica. Questo richiede una stretta collaborazione tra le due discipline e quindi è sempre auspicabile che si riesca a creare dei team multidisciplinari per la gestione di queste patologie.
La stessa cosa vale anche per le affezioni funzionali che spesso interessano compartimenti diversi come quello genitale o urologico.
Il futuro in tal caso sta portando il chirurgo colo rettale verso la creazione di una nuova figura professionale che è quella del perineologo o chirurgo del pavimento pelvico.